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DETRAZIONE SPESE FUNEBRI:

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quali sono le spese che puoi detrarre: come e dove!

Quando si parla di decesso e si ha a che fare con la perdita di un caro, pensieri secondari vengono lasciati al caso perché affranti dal dolore.

Tra i vari pensieri che affliggono i familiari colpiti dal lutto ce n’è uno in particolare, spesso scomodo e con il quale tutti dobbiamo fare i conti: il CONTO.

Tolte le spese del funerale, l’organizzazione della cerimonia funeraria e i conseguenti impegni burocratici per la famiglia del caro estinto, i propri doveri non finisco li. Hanno infatti come ulteriore accorgimento quello della possibilità che la legge Italiana offre al cittadino di scaricare dalle imposte sul reddito le spese funebri affrontate, purché si rispettino i diritti dettati dalla norme vigente.

Data la difficoltà in materia fiscale cercheremo di fare chiarezza su vincoli e condizioni che consentono la detrazione.

Detrazione delle spese funebri: le novità del 2019

Con l’entrata in vigore della legge di Stabilità 2016 sono state introdotte importanti novità in merito alle detrazioni fiscali delle spese funebri. Può infatti il contribuente scaricare in fase di dichiarazione dei redditi una percentuale pari al 19% dell’importo massimo stabilito dal legislatore. Nel dettaglio:

  • Anno 2019: Le spese funebri rientrano tra quelle detraibili dalla dichiarazione dei redditi e sono inserite automaticamente dall’Agenzia delle Entrate nel modello 730 precompilato insieme ai canonici importi di natura medico-sanitaria e formativa;
  • 1° cambiamento: “L’abolizione del vincolo parentale” che in passato obbligava i contribuenti a poter detrarre esclusivamente le spese funebri sostenute per un congiunto della stessa famiglia in linea retta e collaterale (nonno/a, padre, madre, figlio/a, nipote, zio/a, fratelli, etc.). La conseguenza di quanto detto è la possibilità di portare a detrazione “tutte le spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone” prescindendo dal vincolo di parentela o dalla condizione di carico fiscale;
  • 2° cambiamento: “La nuova soglia di spesa massima” da considerare ai fini della detrazione fiscale passa da € 1549,37 a € 1550. Considerata la percentuale di detrazione del 19%, la quota finale che i contribuenti possono detrarre per ogni singolo decesso è di € 294,5. Qualora più persone contribuissero al costo del servizio funebre, questa somma va suddivisa per il numero degli interessati. (Lo vedremo meglio più avanti).

Quali sono le spese funebri detraibili?

Il contribuente ha la possibilità di portare in detrazione tutte le spese sostenute per l’adempimento del rito funebre e comunque avvenute in occasione del decesso. Per far sì che esse possano essere considerate detraibili devono necessariamente rispettare due vincoli: Ecco quali.

  • 1° vincolo: “Il principio o criterio di attualità” secondo il quale il Fisco italiano valuta come idonee alla detrazione solo le spese legate da causa – effetto, laddove la causa è il decesso mentre i costi legati al funerale ne rappresentano l’effetto. In altre parole sono detraibili le spese avvenute nella circostanza stessa del decesso e non quelle affrontate prima (come ad esempio l’acquisto di un loculo) o dopo (vedasi spese di esumazione);
  • 2° vincolo: “Il principio o criterio per cassa” secondo cui l’ammontare della spesa detraibile ai fini IRPEF deve essere riferita al periodo in cui è avvenuto il pagamento e non in funzione del giorno della scomparsa del defunto.

Ecco la documentazione necessaria che dovete procurarvi

Tutti coloro che intendono detrarre le spese funebri (bara, cerimonia, tumulazione, cremazione, etc.) dalla dichiarazione dei redditi hanno bisogno di opportuna documentazione valida ai fini fiscali o riconducibile a mezzo di pagamento tracciato: come bonifico, carta di credito o bancomat.

RICORDATE SEMPRE DI CHIEDERE DOCUMENTO PER TRACCIABILITA’ DELLE VOSTRE SPESE.

Vediamo appunto nel dettaglio alcuni esempi di documentazione necessaria:

  • Fatture e ricevute che attestino le spese affrontate in occasione del funerali, quali quelle rilasciate dall’Agenzia di onoranze funebri, dal fioraio, quelle dovute per i diritti cimiteriali da pagare al comune, per gli annunci funebri, etc.
  • CASO ECCEZIONALE: In caso di spesa funebre cointestata è necessaria copia di tutte le fatture e delle ricevute riconducibili ad essa con l’aggiunta di una annotazione sottoscritta dall’intestatario della quietanza in cui viene specificata la ripartizione degli importi.

La compilazione: compiliamo il modello 730 o Unico

n.b. Eventuali cambiamenti potranno presentarsi per la detrazione 2020 a cui dedicheremo uno spazio apposito.

I contribuenti che nell’anno solare 2018 hanno sostenuto una o più spese di natura funebre hanno dunque la possibilità di poterle detrarre dalla dichiarazione dei redditi 2019 (come già avvenuto), tramite compilazione del modello 730 o Unico. Inoltre, con la Legge di Stabilità 2016, le spese funebri sono entrate di diritto a far parte del 730 precompilato.

Coloro che per questioni burocratiche e legislative non possono utilizzare questo modello, per poter scaricare queste imposte entro il termine fissato per la dichiarazione dei redditi, devono presentare il 730 ordinario o il modello Unico procedendo alla compilazione dei seguenti quadri:

  • 1° Spese funebri detraibili 730/2019: occorre inserire il codice numerico di spesa “14” e compilare i righi tra E8 e E12 (nel caso di più decessi);
  • 2° Spese funebri detraibili modello Unico 2019: occorre inserire il codice numerico di spesa “14” e compilare il quadro RP nei righi da 8 a 14 della sezione I per le spese detraibili al 19%.

Ecco alcuni esempi pratici per il contribuente

Due dati sono fondamentalmente importanti e da mantenere sotto osservazione, e sono:

  • 1° Percentuale di detrazione delle spese funebri pari al 19%;
  • 2° Importo massimo da considerare ai fini della detrazione IRPEF pari a € 1550.

CASO 1: Se la spesa funebre ammonta esattamente a € 1550, il rimborso IRPEF ottenibile dall’Agenzia delle Entrate – con percentuale al 19% – è di € 294,50.

CASO 2: Se il contribuente sostiene la spesa funebre di due persone nello stesso anno, l’importo massimo da considerare è di € 3100 (1550 x 2) con conseguente rimborso di € 589.

CASO 3: Se la spesa sostenuta supera il tetto massimo consentito dei 1550 euro (ad esempio 2000 euro) sarà possibile portare a detrazione solo questa somma e non la parte eccedente (2000 – 1550 = 450 euro).

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